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In vista delle prossime elezioni europee – che in Italia si svolgeranno l’8 e il 9 giugno 2024 – abbiamo organizzato un ciclo di confronti con i candidati italiani per il Parlamento Europeo, per riportare al centro dell’agenda Ue le imprese del territorio.
I confronti sono stati trasmessi in streaming sul sito e sul canale Youtube di Confesercenti. Le registrazioni sono disponibili qui e sulla pagina Confesercenti Incontra.
IL MANIFESTO DI CONFESERCENTI PER LE ELEZIONI EUROPEE 2024
La serie di incontri nasce dalla necessità di dare maggiore attenzione alle attività locali del turismo, del commercio e dei servizi, che sembrano ormai diventate vere e proprie imprese fantasma nei programmi dei partiti, dove si possono trovare al riguardo solo sporadici riferimenti. Non c’è traccia, inoltre, di azioni dedicate a questo mondo. L’associazione chiede ai candidati di assumere impegni in relazione alle principali questioni aperte per l’imprenditoria del territorio.
Confesercenti chiederà ai candidati di assumere impegni in relazione alle principali questioni aperte per l’imprenditoria del territorio.
A partire dalla Bolkestein: dopo 15 anni di caos normativo, un provvedimento che avrebbe dovuto favorire lo sviluppo economico si è trasformato in un freno per interi settori e bisogna apportare le necessarie correzioni.
Tra i temi anche le grandi piattaforme online internazionali: per commercio e turismo dei territori, l’assenza di regole sull’online favorisce squilibri competitivi e concorrenziali. Una perdita di ricchezza, che emigra dal territorio alle piattaforme depauperando le economie locali.
Altro punto la tutela del commercio di vicinato: serve un impegno dell’Europa, con iniziative e leggi di supporto. A questo proposito, Confesercenti propone l’istituzione della Giornata Europea del Commercio dei Territori, per testimoniare l’importanza delle imprese radicate nei territori.
Si è parlato anche di lavoro, formazione per gli imprenditori, intelligenza artificiale e credito.
Queste, in sintesi, le proposte di Confesercenti all’Europa:
Semplificazione della normativa e riduzione degli adempimenti. Utilizzo esteso della digitalizzazione per ridurre gli oneri sulle imprese;
Sostegno per l’accesso al credito, anche attraverso l’utilizzo di strumenti alternavi di finanziamento come microcredito, crowdfunding e minibond;
Regolamentazione dei micropagamenti per ridurre i costi delle transazioni;
Rafforzamento del capitale umano, con investimenti in formazione e sviluppo delle competenze anche per gli imprenditori, per garantire un sostegno più strutturato alla transizione tecnologica e organizzativa;
Lotta al fiscal dumping, contrastando la disparità di tassazione a livello europeo per evitare concorrenza sleale interna alla Ue;
Implementazione delle politiche che equilibrino la competizione tra retail online e offline;
Politiche di sostegno alle PMI negli investimenti per la transizione verso energie rinnovabili e supporto ai consorzi di acquisto di energia e gas;
Dare seguito e sostegno all’iniziativa “Capitale Europea del Commercio di Prossimità” per valorizzare il commercio urbano quale motore indispensabile all’elevamento della qualità della vita nelle città europee;
Modificare la Direttiva Servizi (Bolkestein) per non penalizzare le migliaia di imprese e famiglie dei settori coinvolti e dare certezze per il futuro.